Dove trasferirsi in pensione: i Paesi più interessanti in base ai flussi migratori

Dove trasferirsi in pensione? In base ai dati sui flussi migratori, cresce l'interesse degli italiani verso la scelta (coraggiosa, ma spesso anche vantaggiosa) di andare a vivere all'estero una volta ottenuto l'agognato assegno previdenziale. Non si tratta ancora di un esodo, ma certamente è un fenomeno in crescita. Per altro, a spingere verso questa scelta ci sono numerosi fattori. 

Tra questi rientrano il crescente costo della vita in Italia e la minore tassazione. Ma anche il fatto di poter godere di un clima più mite per tutto l'arco dell'anno, oltre che di una maggiore qualità della vita. D'altra parte, vi sono anche fattori che remano contro questa scelta. Ad esempio, per gli ex dipendenti pubblici iscritti all'Inpdap il fato che la pensione non possa essere detassata all'estero, con il risultato di vedersi applicare una doppia imposizione fiscale.

Per altri, tra i fattori che pongono un limite a questa scelta c'è allontanamento dai propri familiari, la barriera linguistica e il fatto di non poter contare su di un'assistenza sanitaria di uguale livello durante la vecchiaia. Insomma, scegliere di trasferirsi all'estero durante la percezione della pensione non è comunque una possibilità facile o scontata per tutti.

I Paesi europei dove trasferirsi in pensione: Portogallo, Spagna e Grecia tra le principali mete

Per coloro che cercano uno stile di vita simile a quello italiano e che non vogliono allontanarsi troppo dall'Italia ci sono tre possibilità che risultano molto gettonate negli ultimi anni. Si tratta di Grecia, Portogallo e Spagna. La prima garantisce clima e stile di vita mediterraneo, ma soprattutto la migliore agevolazione possibile rispetto alle altre due opzioni. Recentemente è stato infatti varato un sistema impositivo sulle pensioni che fissa l'aliquota al 7%. Si tratta di una delle trattenute più basse nel continente Europeo.

Il costo della vita è più basso rispetto a quello italiano di circa il 20%, mentre l'assistenza sanitaria viene fornita gratuitamente. Su quest'ultima si potrebbe obiettare rispetto alla qualità delle cure e molto dipenderà dalla località scelta per il trasferimento. Di sicuro interesse è anche il Portogallo, che presenta il vantaggio di avere una lingua più facile da apprendere rispetto al greco. La tassazione in questo caso sale al 10%, mentre l'assistenza sanitaria ai pensionati trasferiti è gratuita. Anche il costo della vita è sensibilmente più basso, sebbene negli ultimi tempi risulti in aumento anche per il flusso di pensionati in arrivo da tutta Europa.

La Spagna offre il miglior mix possibile nelle proprie Isole Canarie, che vantano un'area a tassazione speciale e clima primaverile tutto l'anno. Anche qui si potrà trovare un costo della vita notevolmente più basso. Interessante è anche tutto il territorio meridionale del continente. Città come Barcellona, Valencia, Alicante e Malaga sono considerate come molto interessanti per un possibile trasferimento.

I Paesi extra UE dove trasferirsi in pensione

Per chi pensa ad un trasferimento più impegnativo le possibilità si moltiplicano. Tra le mete più interessanti c'è la Thailandia, che offre la possibilità di godere di un costo della vita molto basso. Con la pensione è possibile ottenere il visto e beneficiare di numerose agevolazioni. Le cure mediche devono essere pagate privatamente ma hanno un costo molto basso e sono di elevata qualità. Spostandosi in America centrale è possibile prendere in considerazione Panama.

Anch'essa è caratterizzata da clima mite e temperature che non scendono mai sotto i 20 gradi. La qualità della vita è buona e gli standard sono occidentali. Con una pensione da almeno 1000 euro è possibile beneficiare di sconti e benefici pensati per assistere le persone in età avanzata. Sono infatti presenti agevolazioni sulle visite mediche, ma anche sulle utenze e sui servizi. Infine, in Sud America è possibile valutare Paesi come l'Ecuador e la Colombia.

Anche in questo caso i pensionati possono beneficiare di agevolazioni fiscali, rimborsi e sconti sui servizi. Ovviamente, è determinante il basso costo della vita rispetto all'Italia. Mentre la stabilità politica e sociale sono elementi da considerare con attenzione, viste le differenze con il nostro Paese.


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